Disturbo di panico e Attacco di panico

Disturbo di panico e Attacco di panico

Help ButtonSalotti televisivi, articoli su riviste specialistiche e non, esperienze personali o di amici e conoscenti: oramai tutti hanno sentito parlare dell’attacco di panico ma vi è ancora molta confusione attorno a questo fenomeno.

Innanzi tutto va distinto il disturbo di panico dall’attacco di panico: qual è la differenza?

L’attacco di panico è un fenomeno che può essere circoscritto ed essere accaduto una sola volta. Pensiamo, ad esempio, ad una persona molto timida, con difficoltà a gestire la propria ansia, che si ritrova a dover parlare davanti ad una platea. Può accadere che sopraggiunga un attacco di panico situazionale, ovvero limitato a quell’episodio.

Il disturbo di panico è, invece, caratterizzato da ripetuti attacchi di panico, sovente definiti dalla persona come “fulmini a ciel sereno”, poiché i sintomi sopraggiungono senza preavviso e senza alcun apparente legame con ciò che si sta facendo.

Quali sono le caratteristiche peculiari dell’attacco di panico?

Dalla definizione del DSM IV -Tr (manuale diagnostico in cui si ritrovano le definizioni di tutti i disturbi psichici) si rileva che l’attacco di panico è caratterizzato da intensa paura o

disagio  accompagnata da alcuni sintomi che perdurano da 10 fino a 30 minuti, quali:

attacco-panico

–         Palpitazioni

–         Sudorazione

–         Tremori

–         Fame d’aria e respiro affannoso

–         Dolore al petto

–         Nausea

–         Senso di soffocamento

–         Paura di impazzire o paura di morire

–         Sensazione di svenimento

–         Formicolii su alcune parti del corpo

–         Brividi o vampate

Questi sintomi non compaiono mai tutti assieme e, solitamente, la persona riporta con più frequenza solo alcuni di questi. La durata, inoltre, sembra essere connessa, tra i vari motivi, al fatto di avere accanto persone che aumentano l’ansia del soggetto. Molte persone che soffrono di disturbo di panico riportano, infatti, episodi in cui l’attacco ha avuto durata ed intensità inferiore quando erano soli.

Può accadere che accanto al disturbo di panico vi siano fenomeni in cui la persona ha paura di uscire di casa o di frequentare luoghi affollati come centri commerciali, chiese, mezzi pubblici ecc. dai quali potrebbe essere difficile o imbarazzante uscire in caso sopraggiungesse un attacco di panico. Tale fenomeno prende il nome di Agorafobia.

Cause

Come nella maggior parte dei disagi psicologici non c’è una causa univoca che scatena il disturbo da attacchi di panico ma, a seconda della persona, vi sono fattori diversi che concorrono alla formazione dei sintomi:

–  Fattori fisici: squilibri della tiroide o difficoltà cardiache possono essere alla base di fenomeni d’ansia molto intensi come appunto il panico. Il medico curante provvederà quindi a effettuare le opportune analisi;

  Fattori stressanti: episodi molto carichi dal punto di vista emotivo, ma sottovalutati dalla persona, spesso coincidono con l’insorgenza del primo attacco;

–  Fattori psicologici: esistono molte teorie psicologiche che offrono una spiegazione sulle cause alla base del disturbo. Alcuni autori enfatizzano il ruolo della “paura della paura”, in cui la persona che ha sperimentato uno o più attacchi di panico diviene molto attento ad ogni sensazione proveniente dal proprio corpo, e tende ad interpretarla come il segnale di un imminente attacco. Altri autori sostengono la “teoria dell’allarme” (fight or flight response) intesa come una risposta di paura che può avvenire in relazione a un pericolo reale oppure al momento sbagliato, in una situazione, cioè, di falso allarme.

ansia

 

–  Trattamento: attualmente uno dei trattamenti più efficaci per il disturbo da attacchi di panico è quello che si rifà alle tecniche cognitivo – comportamentali basati sull’esposizione graduale alla situazione che crea ansia, sull’aumento nel paziente della capacità di sopportazione dei livelli di ansia più alti, su esercizi di respirazione e rilassamento.

Nonostante alcuni tratti comuni qui descritti e altri riportati dai pazienti con disturbo di panico, va comunque precisato che ognuno è diverso in quanto portatore di una personalità e una storia ben precise. Perciò il trattamento potrà variare a seconda dell’intensità del disturbo e della complessità psicologica della persona.

A cura della dott.ssa Eleonora Rinaldi – psicologa

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